Via Nino Bixio, 6 – Legnano (MI)
Tel.: 0331 599619
Orari apertura:
giovedì dalle 21.00 alle 23.00.
info@contradasandomenico.it
www.contradasandomenico.it
Motto: in viride spes
Il simbolo della contrada è un cane bianco con una fiaccola in bocca.
E’ uno dei rioni più antichi della città, chiamato un tempo “contrada delle frasche” per il suo rigoglioso verde. Nel suo territorio sorgeva il convento di Santa Maria degli Angeli che era situato nell’area dove ora si trovano le scuole Mazzini e il Museo civico. Narrano le storie che in remotissimi tempi ”fussero duo conventi, l’uno situato nel borgo appo la Collegiata di San Domenico, l’altro oltre le mura appo la clausura di Santa Caterina”.
Un segreto cunicolo congiungeva i nominati conventi ed un fantasma vi si aggirava con fragor di catene e boati infernali onde tutta la gente n’era disturbata nei sonni. Il padre guardiano volle mettersi all’imbocco del cunicolo al fine di liberare la Contrada da cotanto discomodo. S’appostò pertanto al pertugio basso di volta e tenevasi a lato un bordone caso mai lo fantasma meditasse gettarglisi addosso.
Venne l’ora e la cappella della collegiata risuonò dei dodici rintocchi della campanella oratoria. Padre Bonino li contò ad uno ad uno e non essendo uomo d’aver paura si pose in attesa dell’avversario. Ed ecco che un gelido vento lo avvolge e una roca voce si diffonde nel pertugio con echi strani tra romor di ciotoli smossi. ”Fra Bonino – dicea la voce – io ti ringrazio d’essere venuto. Mai nessuno ha avuto pietà di me in tanti secoli. Io sono l’ombra del soldato Rodolfo Himmer rimasto insepolto il dì della battaglia di Legnano. Un fendente mi mise a terra e gli zoccoli dei destrieri mi stritolarono, le mie ossa si sono confuse con la terra argillosa di questo cunicolo.
Le troverai sotto la terza voltura, sono bianche, calcaree ed hanno bisogno di una verde sepoltura che mi ricordi i miei campi lontani, la mia terra. Deponile, fra’ Bonino, sotto una delle verdi aiuole della collegiata ed io non turberò più i sonni di questa contrada”. Fra’ Bonino andò avanti, trovò le bianche ossa calcaree dell’antico milite e le seppellì sotto una bella aiuola di San Domenico e, non ricordando il nome del soldato o non riuscendo a scriverlo, pose sulla tomba verdeggiante una bandierina verde con due bianche ossa incrociate. Così le strisce bianche su fondo verde rimasero come emblema perenne della pace riconquistata.
Gran Priore

Andrea Morelli
1° anno
Capitano

Alessandro Furlan
1° anno
Castellana

Valentina Rolla
1° anno
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