La Pista

Il Palio di Legnano, primo in sicurezza. Dagli anni Novanta il Palio di Legnano ha intrapreso un percorso di crescita nella direzione di un impegno sempre maggiore e concreto nella tutela della salute dei cavalli e dell’incolumità dei fantini. Si cominciò allora a parlare a Legnano di cavallo-atleta e si introdusse – a tutela del benessere degli animali e della correttezza della prestazione sportiva – la Commissione veterinaria, che da allora è sempre presente in tutti i momenti (prove, corsa) che vedono coinvolti i cavalli.

L’attività della Commissione veterinaria è sempre supportata anche dal servizio di horse ambulance (sperimentato per la prima volta in Italia nel Palio di Legnano) per garantire un pronto intervento in caso di infortuni subiti da cavalli durante la corsa.

Dal 1999, primo fra tutti i Palii d’Italia, Legnano introdusse anche i controlli antidoping “eseguiti secondo un apposito regolamento particolare redatto dal Collegio dei capitani e delle Contrade, tenendo conto di quanto in uso per i massimi organismi nazionali e/o internazionali che sovrintendono alle gare ippiche ed equestri” . I controlli vengono affidati esclusivamente a laboratori istituzionali.

Infine, nel 2009 il Palio di Legnano ha deciso di sperimentare (anche in questo caso primo in Italia e tuttora unico) un nuovo fondo per la pista ippica, sostituendo all’erba una particolare sabbia – brevettata in Francia – che dà garanzie di una migliore aderenza al terreno ed elimina il rischio di scivolamento.

Da allora la pista di Legnano è sempre stata in sabbia. Legnano ha di fatto anticipato molte delle prescrizioni previste dall’Ordinanza emanata dal sottosegretario alla salute On. Francesca Martini nel 2011, ordinanza che ha dettato norme e imposto obblighi per tutte le manifestazioni che prevedono l’impiego di equidi al di fuori dei normali circuiti. Legnano è tutt’oggi all’avanguardia e modello preso ad esempio dagli altri palii per le questioni attinenti la sicurezza.

L’attività non si concentra solo nel mese del Palio, ma si sviluppa nell’arco di tutto l’anno con incontri, convegni e corsi specializzati per tutti quanti si troveranno a contatto con gli animali. Riportiamo alcune dichiarazioni rilasciate da fantini in merito alla pista legnanese:

Silvano Vigni (pubblicato da Legnanonews il 31 gennaio 2015):

“Legnano è un palio di qualità. La nuova pista in sabbia silicea ha cambiato il tipo di corsa. Non è più una giostra come imponeva il tracciato erboso. Oggi è più una gara regolare, dove è fondamentale avere un cavallo con sotto un bel motore. Oggi, partire dietro non è più così penalizzante come una volta e, soprattutto in materia di sicurezza, siete decisamente davanti a tutti”.

Salvatore Ladu (da “Il Carroccio” numero di marzo 2013):

“Credo che la sicurezza, per i cavalli e per i fantini, abbia raggiunto livelli eccelsi ovunque. A Legnano con il nuovo fondo, a Siena stessa hanno allargato la pista, non ci sono più gli angoli di San Martino e del Casato. Il panorama è cambiato rispetto a quando correvo io”

Massimo Coghe (da “Il Carroccio” numero di maggio 2013):

Direi che (Il Palio di Legnano) ha accresciuto il suo livello rispetto al passato,con le modifiche alla pista estremamente positive. Il fatto di aver potuto togliere i ramponi ai cavalli e di conseguenza abbassare il livello di pericolosità per gli animali stessi, ha un gran valore. Basterebbe questo per dare un voto da dieci e lode.