Sabato 11 aprile si è tenuto il primo appuntamento del Salotto della Nobile, moderato dal gran priore non reggente Roberto Clerici.
Il salotto virtuale della Contrada San Magno ha ospitato una figura d’eccezione, Pasquale Beretta, indimenticabile protagonista del nostro Palio, che per trentasei anni ha impersonato Alberto da Giussano alla guida della Compagnia della morte. Un’iniziativa molto apprezzata e che ha visto una folta partecipazione, simbolo dell’affetto che i legnanesi continuano a nutrire nei suoi confronti.
Un tuffo nel passato, tra emozionanti ricordi e comici aneddoti narrati a due voci. Pasquale Beretta si è raccontato con entusiasmo e spontaneità, regalando a tutti l’opportunità di respirare un po’ di aria di Palio in un momento particolarmente difficile.
Tutto è iniziato quarantanove anni fa, quando il Comitato Palio di allora contattò Pasquale Beretta, che possedeva, e tuttora possiede, un maneggio nel bergamasco, per fargli una proposta inaspettata: guidare la Compagnia della morte e occuparsi della sua formazione. «Mi ritrovai, per la prima volta, a ricoprire un ruolo assai importante. Mi ricordo perfettamente le prove, la difficoltà di trovare quaranta cavalieri e la fatica di ammansire così tanti cavalli, in un’epoca in cui l’addestramento era poco diffuso. Ma andò bene, tanto che fui contattato il giorno dopo con la proposta di tornare l’anno successivo. Da lì è cominciata la storia». Una storia durata a lungo e che ha generato, negli anni, un momento di forte coinvolgimento, che sempre catalizza l’attenzione di migliaia di spettatori: la tanto attesa cavalcata a chiusura dell’imponente sfilata allo Stadio Mari. E con la stessa trepidazione Pasquale Beretta aspettava l’arrivo del Palio seguente per vivere questa unica esperienza.
Nel novero dei ricordi più significativi che legano Pasquale Beretta alla città di Legnano rientrano il Palio Straordinario del 1976, disputato all’Arena di Milano in occasione dell’VIII centenario della Battaglia di Legnano, in cui Pasquale Beretta trionfò vestendo la giubba di San Magno, e la consegna del Guerriero nel 2016 presso il Castello Visconteo: «Dopo 10 anni tornavo a Legnano per rivestire i panni di Alberto da Giussano, mi ricordo che pioveva… Ma fu bello lo stesso! Qualche tempo dopo venni invitato al Castello di Legnano per una cerimonia in mio onore, di cui però io non sapevo assolutamente nulla. Credevo fosse un semplice momento commemorativo per celebrare il passaggio della spada al mio successore… Invece, ad aspettarmi c’era un’enorme folla ad applaudirmi e salutarmi, che a ripensarci ancora oggi suscita in me un’emozione davvero forte».
L’intervista è proseguita tra curiosità e memorie, da cui emerge sempre un’unica passione di Pasquale Beretta: la passione per i cavalli, un mondo che Pasquale conosce sin dall’infanzia e che lo ha condotto a diventare un maestro nell’addestramento, particolarmente nel dressage.
Sabato prossimo, 18 aprile, vi aspettiamo per il secondo appuntamento con Marco Turri, sindaco di Legnano dal 1993 al 1997 e noto disegnatore e ricercatore dei costumi del palio. Dalle ore 17 sulla pagina facebook della Contrada San Magno: https://www.facebook.com/sanmagno.
Un cordiale saluto
Contrada San Magno